Reggio Calabria, 31/7/2023 – La rete stradale regionale calabrese non sempre offre gli standard di sicurezza e di decoro per cittadini e turisti. Le attività di pulizia che dovrebbero essere svolte in maniera ordinaria, sono carenti o, in alcuni casi, totalmente assenti. La manutenzione della viabilità è una necessità che si impone per garantire e migliorare quanto più possibile la sicurezza della circolazione e del traffico. Una specifica attenzione dovrebbe essere rivolta alla rimozione delle sterpaglie e della vegetazione spontanea che copre gran parte della sede stradale. Riguardo questo atavico tema il Presidente regionale dell’U.Di.Con. Calabria, Nico Iamundo, lancia ancora una volta il segnale di allarme a Enti preposti, Sindaci, presidenti di provincia e al Governatore della Regione Occhiuto: “Prendiamo atto, con grande stupore, delle condizioni della viabilità in molte aree della nostra regione. Sarebbe lungo e superfluo fare un elenco dettagliato di tutti i territori interessati. La gravità delle condizioni in cui versano alcune strade è disarmante. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti i nostri responsabili provinciali e zonali che quotidianamente raccolgono le segnalazioni degli associati. Se da un lato condividiamo le misure introdotte dal Governatore Occhiuto sulla caccia ai piromani per risolvere il problema dei roghi dolosi, non comprendiamo la mancata adozione di provvedimenti sulle operazioni di falciatura con cadenza organizzata. In tal modo le problematiche da gestire sarebbero ben diverse. Molti sindaci hanno ordinato di sfalciare e mantenere puliti i terreni adiacenti alle strade per prevenire possibili roghi, ma se non si attua un controllo sull’adempimento di tale dovere, le ordinanze saranno come un cane che si morde la coda”, continua Iamundo.
“Questo grave problema coinvolge tutto il territorio regionale, dal reggino – con la strada provinciale 23 – al vibonese, dalla Sibaritide al crotonese, passando dal lametino fino allo Jonio. Abbiamo tutti ancora in mente le tremende immagini del vasto incendio di Strongoli, nel crotonese, dove, tra le altre cause, le sterpaglie ed i rovi hanno avuto la loro buona parte di responsabilità. Per non parlare dei disagi alla viabilità ferroviaria dovuti agli incendi della settimana scorsa. Un esempio su tutti, “il nuovo percorso alternativo” alla statale 682 Jonio-Tirreno, che sarà interessata da lunghi lavori di messa in sicurezza di alcune gallerie. La stessa strada necessita urgentemente di lavori di adeguamento al volume di auto che transiteranno per oltre 20 mesi. Non è ammissibile – conclude Nico Iamundo – che i cittadini calabresi vengano penalizzati ulteriormente a causa della scarsa manutenzione della rete stradale”.