Salgono a 30 i giorni per poter effettuare un diritto di ripensamento
Capita molto spesso di ritrovarsi in casa i cosiddetti promote, quelle persone che, a nome di una società, vanno appunto casa per casa a stipulare dei contratti o vendere degli articoli, il cosiddetto porta a porta.
Molto spesso la conseguenza a ciò è che il consumatore che ha firmato il contratto abbia un dubbio su quello che ha fatto; ecco perchè si può presentare il diritto di ripensamento.
Che cos’è?
Il diritto di ripensamento è la possibilità che ha il consumatore di cambiare idea sul contratto stipulato, liberandosi dallo stesso senza fornire nessuna motivazione. In più, ha anche il diritto dell’eventuale rimborso dell’importo pagato.
Quando si può presentare il diritto di ripensamento?
Fino a pochi giorni fa il termine era di 14 giorni, ma adesso, per tutti i contratti stipulati non online o telefonicamente, dove il diritto di ripensamento rimane di 14 giorni, ma solo per quelli stipulati fisicamente in casa, i giorni salgono a 30.
Realizzato nell’ambito del programma generale di intervento della Regione Calabria, con l’utilizzo dei fondi del Ministero dello Sviluppo Economico.
DM 10.08.2022