14 ottobre 2022

Le associazioni dei consumatori Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Movimento Consumatori, Udicon, Associazione Utenti Radiotelevisivi, hanno indetto per il prossimo 18 ottobre una assemblea nazionale dei consumatori, aperta a sindacati, imprese e forze sociali, per discutere i temi dell’emergenza inflazione e proporre soluzioni condivise per abbattere prezzi e bollette.

Le associazioni chiedono a sindacati dei lavoratori, organizzazioni di categoria dell’agricoltura, dell’industria e dell’artigianato, del commercio e della cooperazione e alle altre forze sociali organizzate del volontariato, ambientaliste, culturali, studentesche, ecc., di unirsi ai consumatori per dar vita alle più opportune azioni comuni e giungere a proposte condivise, al fine di spingere il Governo ad adottare misure efficaci di contrasto all’inflazione e alle speculazioni che ne influenzano pesantemente il corso, per affrontare l’emergenza energia e per realizzare riforme strutturali in tema di tutele dei cittadini.

In tal senso hanno organizzato una assemblea nazionale di tutti i propri quadri e militanti per la mattina di martedì 18 ottobre prossimo, che sarà aperta alle altre parti invitate e che potrà essere seguita in streaming sui siti e canali social delle organizzazioni promotrici e attraverso la piattaforma Zoom al seguente link:
https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_4IGZ6ExWTPmfhw2FQiWIww

Tra le misure che le associazioni ritengono indispensabili e che saranno discusse nel corso dell’evento del 18 ottobre, prima di essere presentate al nuovo Governo, trovano spazio:

  • sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas, accordi per la rateizzazione lunga delle bollette, con garanzia pubblica, e procedura speciale di Conciliazione presso Arera;
  • definizione della casistica di morosità incolpevole, ampliamento delle soglie d’accesso e degli importi dei bonus sociali per elettricità e gas;
  • più rigoroso divieto temporaneo di modifica unilaterale dei contratti per l’energia, compresi rinnovi e recessi;
  • misure di contrasto alle speculazioni e all’eccessiva volatilità dei mercati, disaccoppiando la formazione dei prezzi di elettricità e gas e fissando i valori per i regimi tutelati secondo la media ponderata dei costi di approvvigionamento e produzione dalle differenti fonti, stabilendo, conseguentemente, una soglia massima di oscillazione dei prezzi sul mercato libero;
  • riforma degli oneri generali di sistema, spostandone gran parte sulla fiscalità generale e sgravandoli dall’IVA;
  • istituzione dell’Albo dei fornitori di energia, con requisiti stringenti di accreditamento;
  • niente IVA sulle accise sui carburanti, parametrandone il carico alla media europea, e sterilizzazione IVA sulla materia prima non oltre il valore delle accise, prorogando ancora il taglio di almeno 30 cent/litro;
  • rimodulazione delle aliquote IVA sui generi alimentari e di largo consumo, riducendole fino all’azzeramento sui cibi e prodotti essenziali, incluso il pellet;
  • deducibilità integrale dei titoli di viaggio per lavoratori e studenti pendolari, forti agevolazioni e gratuità di alcuni servizi e forniture, quali mense e libri scolastici;
  • rafforzamento poteri dell’autorità di vigilanza sui prezzi e istituzione degli Osservatori territoriali, partecipati dalle AACC;
  • norme di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili e costituzione del Fondo di contrasto della dilagante povertà energetica;
  • supertassazione degli extraprofitti realizzati nelle attività finanziarie ed energetiche;
  • apertura del dialogo sociale permanente anche con le Associazioni dei consumatori e utenti.

Sono queste le rivendicazioni più urgenti, insieme ad altre proposte che potranno scaturire dalla grande Assemblea nazionale on line del prossimo 18 ottobre, che le AA.CC. pongono sin d’ora all’attenzione del Governo e sulle quali chiedono di aprire il confronto di merito.
Ma, in carenza di questo e di misure adeguate di contrasto dell’emergenza energetica e della spirale inflazionistica, sono pronte a promuovere ulteriori e più incisive forme di mobilitazione generale, anche di piazza, come già hanno fatto a giugno scorso con la “Protesta delle pentole vuote” e poi con numerose altre iniziative molto partecipate nelle principali città italiane.