Roma, 21/03/2022 – Venerdì il Governo ha dato il via libera al decreto legge per far fronte ai rincari dell’energia elettrica con l’obiettivo di difendere il potere di acquisto delle famiglie. “Tra i provvedimenti più importanti riscontrati c’è il contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti attraverso una riduzione delle accise che di fatto abbasserà il costo della benzina di 25 centesimi al litro. Riteniamo che sia un provvedimento tampone che, nel breve periodo, può dare una boccata di ossigeno alle tasche delle famiglie italiane in difficoltà ma che non risolve il problema dato che gli effetti saranno inferiori agli aumenti in corso – ha dichiarato il Presidente Nazionale dell’U.Di. Con. Denis Nesci.
Il nuovo pacchetto di misure vale 4,4 miliardi di euro e prevede anche l’estensione del bonus sociale dedicato alle famiglie e il rafforzamento delle attività di sorveglianza sui prezzi: “Finalmente oltre 5 milioni di famiglie, circa 1,2 milioni in più rispetto alla situazione attuale, avranno un aiuto per le bollette grazie all’estensione del bonus sociale. Il valore Isee di accesso ai bonus sociali elettricità e gas, infatti, sale da 8.265 a 12.000 euro. Una prima riposta importante che va ad impattare sulle condizioni di povertà di tantissimi cittadini. Se le previsioni negative sulla crescita del Pil però dovessero essere confermate, non possiamo procedere a fasi alternate, bisogna attrezzarsi tempestivamente per fronteggiare una fase di forte decelerazione dell’attività economica: l’unica via per far pesare di più i salari è quella di lasciare più soldi nelle tasche degli italiani attraverso una drastica riduzione delle tasse – ha proseguito Nesci.
Infine con il decreto vengono potenziati l’attività e gli strumenti a disposizione di “Mister prezzi”, il Garante per la sorveglianza dei prezzi. “Riteniamo il rafforzamento di questo strumento di supporto fondamentale, perché aumenta il potere di vigilare sul corretto andamento dei listini e dei prezzi sul mercato e consolida la collaborazione con le Associazioni dei Consumatori. C’è ancora tanto da fare, ora il Governo si metta subito a lavoro per provvedimenti più strutturali e di lungo periodo” ha concluso Nesci.