Reggio Calabria, 02/11/2021 – “È sempre più lampante l’inadeguata gestione del sistema di emergenza territoriale 118”.
Sono le parole di Nico Iamundo, Commissario Regionale dell’U.Di.Con. Calabria, che attraverso una nota ha voluto sottolineare e prendere posizione sugli ultimi gravi fatti, purtroppo con tragiche conseguenze, sulle centrali operative e dei relativi interventi del 118 in Calabria.
“Lo smantellamento sistematico degli organici medici ed infermieristici, che prosegue ininterrottamente in Calabria ha delle ripercussioni calamitose sui cittadini. Continua Iamundo, a parlare sono i fatti: Si impegnano risorse risibili rispetto al volume complessivo della spesa sanitaria nazionale, chiudendo centri di responsabilità. Si è completamente e volutamente dimenticata l’opportuna e strategica dimensione del Sistema 118, sono state decapitate, a numerosi livelli, le dirigenze, a discapito della qualità sanitaria e alla conseguente qualità dell’assistenza reale prestata ai cittadini calabresi in evidente pericolo di vita”.
“Riteniamo che i medici, gli operatori sanitari del 118 rappresentino la vera frontiera del servizio sanitario regionale in Calabria e spesso, purtroppo, sono oggetto della rabbia dei cittadini e dei pazienti che si trovano a vivere una condizione di disagio estremo in momenti delicatissimi come quelli di un’emergenza grave”.
“Il 118 è un servizio che va assolutamente sostenuto, riorganizzato ed incrementato perché oggi è allo sfascio totale. Come Associazione per la tutela dei diritti dei cittadini-consumatori raccogliamo il grido d’allarme dei cittadini calabresi. Chiederemo una ricognizione e integrazione dei mezzi di soccorso sul territorio regionale – conclude Nico Iamundo – e la loro verifica affinché si accerti il rispetto degli standard qualitativi previsti e stabiliti dalla conferenza Stato-Regioni in termini di numero di unità in rapporto agli abitanti, alla caratteristica del territorio e alle esigenze dell’utenza”.