Reggio Calabria, 06/10/2021 – “Non è ancora finita la grave emergenza dei rifiuti che ha colpito Reggio Calabria da diversi mesi che una nuova situazione inaccettabile costringe migliaia di reggini, e non solo, a fare i conti con l’assenza di acqua, anche in questi giorni contrassegnati ancora da temperature elevate. Una beffa se pensiamo che a fronte di queste gravi carenze i costi in bolletta per gli utenti aumentano”.
Lo scrive Nico Iamundo – Commissario Regionale dell’U.Di.Con. Calabria – in una nota indirizzata al Comune di Reggio Calabria per denunciare il grave disservizio che vivono da tempo i cittadini di numerosi rioni della città metropolitana,
“L’acqua è un bene indispensabile e primario, non possiamo permettere che in alcune zone della città, come Pietrastorta, Pentimele, Pellaro, Santa Caterina, si debba subire una siccità da terzo mondo perché chi di dovere non interviene sulle reti idriche che ormai sono un vero e proprio colabrodo, segnando in alcune zone addirittura percentuali altissime di perdita di acqua che dalle sorgenti arriva nelle case”.
Il Commissario U.Di.Con. si fa portavoce raccogliendo le lamentele di una vasta rappresentanza di liberi cittadini ed esponenti dei comitati che si stanno battendo per vedersi riconosciuto il diritto dell’accesso all’acqua pubblica. “La situazione emergenziale è seria – prosegue Nico Iamundo – la rete idrica è un colabrodo e l’acqua viene persa lungo la strada che va dalle sorgenti ai rubinetti di casa. L’emergenza è resa ancora più insopportabile dalla mancanza di interventi seri ed adeguati per porre fine a questo disservizio. Il problema della carenza idrica non è una novità: sono anni che vediamo il ripetersi degli stessi errori. Non è possibile che ci si attivi sempre e solo in emergenza, è necessaria la programmazione di tutta una serie di interventi strutturali in grado di restituire ai cittadini un servizio idrico efficiente e funzionale. La nostra città continua ad essere senz’acqua ed il problema si amplifica ogni giorno di più. Abbiamo scritto al Comune di Reggio Calabria per chiedere quali misure intende attuare per fronteggiare l’emergenza idrica. Il problema, però, è che la carenza rilevata in questi ultimi periodi ha raggiunto livelli senza precedenti. E la preoccupazione e la tensione tra i cittadini continuano ad aumentare. E’ stato possibile appurare – conclude Nico Iamundo – la disperazione della gente. Ci sono persone che non riescono più a gestire la situazione tanto è diventata pesante. Come fanno i componenti di un nucleo familiare a curare l’igiene personale se l’acqua non arriva? Come fanno a gestire il quotidiano, gli anziani che vivono da soli per far fronte a questa mancanza così rilevante? Non è il problema di uno o due giorni. Parliamo di intere settimane di carenza idrica che, unita all’attuale emergenza sanitaria, rende il quadro complessivo disastroso. E non si può pensare di venire incontro a queste difficoltà semplicemente potenziando la fornitura di autobotti visto che la carenza idrica è diffusa a macchia di leopardo in tutta la città reggina”.