Calabria – 7 novembre 2020
Presentare le dimissioni, dopo quanto dichiarato ai microfoni della trasmissione Titolo V di Rai 3, era il minimo dovuto ai cittadini calabresi da parte del generale Cotticelli, anche se in realtà è stato direttamente il premier Conte ad esautorarlo dal suo incarico. Non poteva essere altrimenti -sostiene il Commissario regionale dell’U.Di.Con Calabria Nico Iamundo – dopo aver affermato di non essere a conoscenza della gestione del piano Covid in Calabria, e di non sapere il computo dei posti in terapia intensiva. Dichiarazioni che ci lasciano sbigottiti ed increduli, ma ci dimostrano la totale incompetenza nella gestione della salute pubblica. Riteniamo tale comportamento profondamente offensivo nei confronti di tutti i cittadini calabresi ai quali ancora una volta non è stato garantito il diritto alla salute.In qualità di associazione dei consumatori, abbiamo sempre evidenziato le vicissitudini del nostro territorio, dallo spoke di Cosenza all’ospedale metropolitano di Reggio Calabria, al turismo sanitario che costringe il popolo calabrese a spostarsi per ricevere le cure necessarie e dignitose, con conseguente aggravio non solo economico, ma anche sociale e psicologico, e ci siamo fatti portavoce di tali istanze dei cittadini, presso gli enti, anche avviando iniziative, misurando lo stato di salute della nostra sanità.Abbiamo riportato tali risultati ai ministri della salute, e abbiamo interpellato, più volte, tuttavia invano, gli organi preposti alla sanità calabrese, compreso l’ormai ex commissario ad acta. Ne comprendiamo solo oggi il motivo: ancora una volta, la nostra Calabria è stata depredata di un diritto inalienabile.
Non siamo più disposti ad attendere che la situazione cambi: porteremo il tutto davanti agli organi competenti ed esigeremo risposte esaustive e soluzioni concrete, oltre che immediate.Per anni abbiamo evidenziato le lacune, abbiamo chiesto incontri e tavoli di lavoro perché preoccupati delle carenze strutturali.
Ancor più lo abbiamo fatto durante l’emergenza COVID, consapevoli che la nostra terra, già vessata, avesse bisogno di interventi specifici e veloci per affrontare la situazione. Non bisogna attendere emergenze straordinarie, per fare interventi ordinari. La misura è colma e quanto dichiarato ieri pubblicamente non può e non deve essere ancora una volta lasciato al caso.
“Adesso – conclude Nico Iamundo – il commissario Cotticelli chieda pubblicamente scusa ai cittadini calabresi e restituisca i lauti compensi percepiti per un incarico dai risultati pessimi”.