Reggio Calabria, 21/05/2020 – “Un’altra emergenza che, puntualmente, si ripresenta nella Locride e non solo: lo smaltimento dei rifiuti che diventa sempre più ingestibile a causa della carenza di discariche e di siti di smaltimento. Complice l’assenza di una seria politica di raccolta e riutilizzo con la trasformazione in biogas o il riciclo delle tonnellate di spazzatura prodotte in regione. Su questa situazione ormai ingestibile che si è determinata nella Locride dove da quasi due settimane non più possibile il conferimento presso il Centro di Conferimento di Siderno – scrive in una nota, indirizzata alla Regione Calabria, il Presidente Provinciale dell’U.Di.Con. di Reggio Calabria Pasquale Vozzo – puntualmente, si presenta in Calabria l’ennesima emergenza rifiuti che oggi interessa molti comuni delle Locride. Moltissimi centri, anche e soprattutto di grandi dimensioni, da giorni sono letteralmente sommersi dalla spazzatura per la decisione di chiudere il Centro di Conferimento di Siderno. Questa nuova emergenza – continua Vozzo – è causata oltre che dai soliti problemi di scarse o inadeguate iniziative di politica ambientale, anche dall’assenza di siti deputati allo smaltimento. Questa situazione di precarietà in cui versano le località calabresi in questione, destano molta preoccupazione relativamente alle possibili problematiche ambientali e igienico sanitarie a cui potrebbe incorrere tutto il versante ionico-reggino”.
“Molte volte abbiamo sollecitato un intervento risolutivo della problematica – interviene il Vice Presidente Regionale dell’U.Di.Con. Nico Iamundo – ma a nulla sembrano essere valse le nostre segnalazioni. Tale condizione in parte deriva dalle problematiche sopraggiunte con le difficoltà di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dall’altra dall’assenza di una serie di interventi atti a gestire il regolare conferimento dei rifiuti, che ormai da diverso tempo grava sulle spalle non solo dei cittadini ma anche dei sindaci della Locride. La chiusura del centro di Siderno, non farà altro che aggravare ulteriormente la situazione delicata a seguito della riapertura delle attività commerciali ristorative per lo più. Tale pensiero spinge la nostra associazione a chiedere con forza un intervento concreto e immediato. La chiusura del presidio di Siderno – conclude Iamundo – la confusione totale sul tema dei rifiuti, la totale mancanza di un progetto, sono la fotografia di un grave fallimento sulle politiche ambientali in Calabria. Pertanto, invitiamo la Regione Calabria a porre in essere tutti quei provvedimenti volti alla risoluzione in tempi celeri della problematica esposta nell’interesse di tutti i cittadini dell’area ionica e calabresi in genere. La nostra Associazione. inoltre, chiede di poter essere presente ad eventuali tavoli che si costituiranno per discutere attivamente sulla tematica, portando ai tavoli le dichiarazioni di tutti quei cittadini che giornalmente si interfacciano con noi”.