Al momento il contagio è circoscritto ma non si può escludere che arrivi pure in Europa o Italia.
Cos’è il coronavirus cinese?
Il coronavirus cinese, che ha già colpito circa 1.700 persone uccidendone 9, provoca una malattia simile alla polmonite e si trasmette da persona a persona. Il primo focolaio di quest’infezione è stato individuato nella città di Wuhan, ma la patologia, che si presenta con sintomi come febbre e problemi respiratori, si è allargata nel sud della Cina, nella provincia del Guangdong, dove si sarebbero dunque verificati i due casi di trasmissione da uomo-uomo. Continuano anche ad aumentare i casi di contagio accertati: finora ne sono stati registrati 291.
L’intervento dell’Oms
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in merito alla problematica del virus cinese, ha convocato il Comitato di emergenza. Il comitato si riunirà il 22 gennaio a Ginevra, per accertare se il focolaio di casi rappresenti un’emergenza di salute pubblica di livello internazionale e quali accorgimenti dovrebbero essere presi per fronteggiarla.
Il Ministero della Salute consiglia di evitare viaggi
L’infezione dal virus cinese, a causa dei viaggi nei luoghi colpiti, è già arrivata anche in Corea del Sud, in Thailandia, Giappone ed Australia. Già si registra un primo europeo colpito dal virus. Si tratta di un turista britannico in Thailandia. Forse il primo occidentale ad essere infettato. Ora si trova in condizioni critiche in un ospedale di Phuket. Un caso sospetto in Australia, uomo in isolamento a Brisbane dopo aver manifestato sintomi simili a quelli provocati dal coronavirus. L’uomo era tornato di recente da una visita presso suoi parenti a Wuhan, la città della Cina dove si è sviluppato il focolaio del nuovo coronavirus. Per ora l’Europa e Italia sembrerebbero ancora sicure. Al momento, secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, il rischio di diffusione nei paesi europei è estremamente limitato. L’associazione dei consumatori fa sapere che il Ministero della Salute, nelle locandine affisse nell’aeroporto di Roma Fiumicino, invita alla prudenza. E consiglia di rimandare viaggi nei luoghi del focolaio.