Reggio Calabria, 14/01/2020 – “Nessuna novità in arrivo, dopo l’incontro tra le varie Associazioni e l’Amministrazione Comunale della Città Metropolitana di Reggio Calabria dove la raccolta dei rifiuti resta un punto dolente. È partito dal X Municipio un nuovo modello di raccolta dei rifiuti ma pare non funzionare, tanto che centinaia di cittadini reggini hanno protestato e gridato il loro disagio in Piazza – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – l’Avr, la Società che gestisce la raccolta, ha pochi mezzi, quando invece dovrebbero essercene di nuovi con tanto di tecnologie per smaltire rifiuti speciali o ingombranti come i materassi o vecchi mobili. Dalle zone di periferia al Centro storico – prosegue Denis Nesci – la situazione è la medesima: punti di deposito dei rifiuti che diventano discariche a cielo aperto. Animali che rovistano tra i rifiuti ed una fortissima puzza che proviene dai sacchetti: queste le scene a cui i cittadini assistono quotidianamente. I pochi cassonetti rimasti sono pur malconci: rotti e divelti addirittura. La tanto agognata e pubblicizzata rivoluzione con la raccolta porta a porta, non c’è stata. L’emergenza rifiuti c’è ancora perché il nuovo sistema di raccolta porta a porta non funziona. Non di rado i cittadini reggini – continua Denis Nesci – sono rimasti per parecchi giorni con una montagna di rifiuti umidi davanti a casa senza che nessuno abbia provveduto a ritirarli. Bisogna considerare – conclude Nesci – che questi cumuli fanno decadere il concetto di differenziata. Il porta a porta è perfetto per fare la raccolta differenziata, ma se il sistema non funziona, va a finire che non si differenzia più con gravi danni economici sull’Ente e, di conseguenza, sui cittadini. Non intervenire immediatamente, oltre al danno ambientale, instaura nei cittadini la necessità di non differenziare se il tutto si accavalla nei vari giorni. Un servizio puntuale invece, permetterebbe profitti in tutti i termini nell’Amministrazione della cosa pubblica. Molte Associazioni, tra cui noi dell’U.Di.Con. nel tempo abbiamo lanciato allarmi e chiesto interventi certi ed immediati”.
Sull’argomento anche Domenico Iamundo – Vice Presidente dell’U.Di.Con. Calabria – interviene dichiarando: “Anche se il Comune di Reggio Calabria evita di richiamare eccessive attenzioni e minimizza, si sta affrontando il tema della raccolta differenziata al quale la stampa locale sta dando un certo rilievo. I cittadini hanno già dimostrato, nei mesi scorsi, una palese contrarietà alla metodologia attuale del porta a porta. Così è poco utile, costosa, scomoda, poco igienica. I guadagni da un simile sistema dovrebbero nascere dall’efficientamento dello stesso che a cascata permetterebbe ai cittadini di ottenere buone scontistiche su TARI ed altre imposte comunali simili. Così facendo si avranno solo ulteriori spese per aumentare la bonifica e la sorveglianza, in una grottesca partita a guardie e ladri. La pecca del sistema porta a porta, che numerosi cittadini ci hanno segnalato – conclude Iamundo – è tenersi la spazzatura in casa per giorni ed un altro vincolo, visto più come un impedimento è quello di dover mettere fuori casa la spazzatura, in attesa che venga raccolta dagli operatori, solo in determinati orari. Il calendario previsto dalla raccolta porta a porta e il vincolo di orario sono gli aspetti che principalmente diffondono il malcontento tra i cittadini che invece regolamentati ad hoc e con facilità di conferire presso le isole ecologiche a tutte le ore ad esempio porterebbe i frutti sperati a tutto il sistema. Diversamente ci continueremo a trovare di fronte ad una città invasa di spazzatura”.