“Alberi che cadono, allagamenti ovunque e tragedie per fortuna solo sfiorate. Sono stati sufficienti i primi giorni di vero maltempo per far precipitare la Calabria in uno stato di totale emergenza – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – non è la prima volta che questo accade e l’U.Di.Con. ha più volte sottolineato come l’Ente Regione avrebbe dovuto fare molto, ma molto di più sotto il punto di vista della manutenzione ordinaria del territorio. E’ vero che spesso il maltempo produce danni non preventivabili e non evitabili, ma gli allagamenti in centro a Reggio Calabria, a Lamezia Terme, a Vibo Valentia, a Monasterace, a Serra San Bruno, a Pizzo Calabro o in molti paesi dell’ alto ionio cosentino, in quasi tutti i centri calabresi, quasi sempre a causa delle caditoie non pulite, oppure gli alberi che cedono perché non si è fatta prevenzione, sono episodi che si potevano controllare e mitigare. Siamo purtroppo davanti all’ennesima dimostrazione dell’incapacità di questa classe politica di programmare le sue scelte, di fare ordinaria manutenzione, di garantire la sicurezza dei cittadini. Siamo davanti a un fallimento totale ed irrecuperabile. La politica regionale farebbe bene a fare il punto della situazione prendendo atto della propria inadeguatezza. E non ci vengano a dire che è colpa del riscaldamento globale. Sarebbe l’ennesima presa in giro per i cittadini calabresi. Ponti che cadono, viadotti ormai vetusti che gli stessi tecnici indicano come ormai a fine vita essendo passati oltre 40 anni dalla loro costruzione. Ci vengono segnalati – continua Nesci – numerosi disagi causati dalle chiusure di strade, sono tanti i problemi che in queste ultime ore vivono i cittadini calabresi, tra i quali quelli causati dal ponte che congiunge il quartiere Aranceto al rione Fortuna, nella zona sud di Catanzaro. L’infrastruttura è stata rilevata pericolosa per la presenza di numerose crepe. Ma la segnalazione è stata fatta, non dai tecnici preposti al controllo del territorio e delle strutture, ma da comuni cittadini che hanno prontamente allertato le forze dell’ordine ed i vigili del fuoco per effettuare le dovute verifiche che hanno, poi, dato ragione ai cittadini. La gestione territoriale di una regione complessa come la Calabria, non può essere semplificata”.
“Per quanto la nostra Calabria sia un territorio difficile – dichiara sulla stessa linea il Vice Presidente dell’U.Di.Con. Calabria, Domenico Iamundo – ci sarebbero tutti gli strumenti ed i presupposti per poterlo gestire in modo razionale. Purtroppo, a volte, non vengono considerate o interpellate le competenze a disposizione, se non dopo la catastrofe. Come ogni anno, anche in questi giorni la Calabria intera è colpita da perturbazioni che stanno causando gravi danni. Un film che, sfortunatamente, i cittadini del Rione Aranceto di Catanzaro, di Reggio Calabria, hanno già visto. Bisogna trattare l’emergenza maltempo come tale, – conclude Iamundo – mettendo in campo risorse adeguate per i Comuni mirate ad opere qualificate di messa in sicurezza dei territori, partendo da quelli più a rischio. Noi, come U.Di.Con., continueremo a fare la nostra parte per sostenere la ripartenza delle imprese colpite, ed ad essere al fianco dei cittadini, ma non è più procrastinabile una efficace azione di prevenzione”.