“Apprendiamo una notizia molto positiva, dal prossimo 10 luglio nella città di Rosarno partirà ufficialmente il servizio di taxi sociale nel territorio pianigiano”. Le parole del Vice Presidente Regionale dell’ U.Di.Con., Nico Iamundo, sono indirizzate al Sindaco della Città, Giuseppe Idà ed all’ assessore al ramo Pasquale Papaianni: “Con questa lodevole iniziativa si dà concreta risposta alle esigenze di mobilità delle fasce più deboli. Tenuto conto dei servizi sanitari sempre più ridotti, di difficili condizioni viarie e della cospicua presenza di una popolazione anziana. Un servizio utilissimo per colmare le distanze e garantire il superamento delle difficoltà nell’accesso ai tradizionali mezzi di trasporto pubblico, purtroppo, non sempre disponibili”. “Il taxi sociale intende restituire dignità a quelle persone costrette a vivere nella solitudine e nelle marginalità soprattutto a causa di mancanza di trasporti nel territorio. Si rivolge, infatti, in particolare – conclude Iamundo – a chi vive in condizioni di povertà strutturali e marginalità sociali: anziani e persone non autosufficienti, giovani e adulti che vivono la solitudine nelle campagne, nelle periferie urbane e sociali, portatori di handicap”.
Un plauso all’ iniziativa arriva anche dal Presidente Nazionale dell’U.Di.Con Denis Nesci che dichiara: “Il concetto di ‘sicurezza urbana comprende non solo la questione dell’ordine pubblico in senso stretto, ma la qualità urbana, fisica e sociale dei cittadini. L’assistenza agli anziani o ai portatori di disabilità è ormai divenuto un tema di grande spessore. Detto questo, un plauso all’ Amministrazione Comunale di Rosarno per la bella iniziativa, per il loro impegno e per il prezioso lavoro volto a salvaguardare i diritti dei cittadini più bisognosi. Il territorio della Comunità Rosarnese per la sua configurazione e per il suo tessuto sociale ed insediativo – sottolinea Denis Nesci – è tra quelli che per ovvie ragioni soffrono della mancanza di capillari collegamenti nei trasporti pubblici. In questa situazione ad essere limitati nei loro spostamenti sono proprio gli anziani che vivono soli e che non hanno la possibilità di utilizzare veicoli propri o mezzi pubblici. Il servizio di Taxi Sociale – conclude Denis Nesci – rappresenta quindi un’importante risposta alle esigenze di mobilità delle fasce più deboli della popolazione. In particolare, si garantisce la domiciliarità a sostegno degli anziani e a persone che presentano disabilità; si promuove l’autonomia della persona a rischio di emarginazione, supportandola nelle funzioni che non è sempre in grado di espletare; si favorisce l’integrazione ed il collegamento fra i servizi socio-sanitari e l’opportunità di indipendenza e di socializzazione delle persone anziane, garantendone uno stile di vita di qualità”.