Roma, 02/01/2019 – “Ogni settimana ci giungono segnalazioni per ritardi sulla tratta che percorre il Frecciargento da Roma a Reggio Calabria e viceversa – scrive in una nota il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – in particolare i giorni più colpiti sono il venerdì e la domenica, ma non sono gli unici. Proprio questa mattina, il treno che dalla stazione di Roma Termini doveva partire per Reggio Calabria alle 8:53, è partito con 25 minuti di ritardo ed attualmente risulta aver accumulato oltre 60 minuti, recando numerosi disagi ai passeggeri che dovevano raggiungere la loro destinazione entro un certo orario”.
Questa è una delle tratte più colpite d’Italia per ciò che concerne i ritardi in partenze ed all’arrivo. Il tutto viene giustificato dalla classica voce registrata che segnala che c’è stato un ritardo nella composizione del treno o un problema infrastrutturale. Ma è possibile che questi eventi si ripetano in maniera costante?
“La situazione monitorata ormai da diverso tempo sta diventando davvero molto grave, i cittadini pagano un biglietto, per altro dal prezzo molto alto, per avere poi un servizio che non è quello promesso da Trenitalia – continua Nesci – se questa tratta non può essere compiuta frequentemente in quel dato lasso di tempo, si cambi la durata del viaggio e parallelamente il prezzo del biglietto. Inizieremo un monitoraggio quotidiano dei treni che in maniera seriale recano disagio agli utenti – conclude Nesci – in maniera tale da dimostrarvi che quanto stiamo dicendo si verifica in maniera costante”.